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Data di pubblicazione: 14 ottobre 2004

Roma. Ausiliari del traffico: ora indaga la Procura

Romaone.it
Lazio
Ausiliari del traffico nel mirino. Dopo le numerose denunce degli automobilisti, il pm della procura della Repubblica di Roma,
Giuseppe Corasaniti, ha aperto un'inchiesta su presunte violazioni che sarebbero state compiute dagli ausiliari del traffico della capitale in riferimento ad alcune contravvenzioni.
Il pm ha aperto l'inchiesta con l'ipotesi di
reato di falso e abuso d'ufficio. Corasaniti dovrà verificare, sulla base delle denunce, se le contravvenzioni elevate siano frutto di errori materiali, o se siano stati compiuti abusi. Il problema ausiliari era stato sollevato anche dal sindacato del Sulpm anche in occasione della festa per 134 anni del corpo dei vigili urbani.


Le denunce
Gli automobilisti multati sostengono che al momento del riscontro della presunta
infrazione si trovavano con la loro auto in un luogo diverso da quello accertato dagli ausiliari. Il pm potrebbe ascoltare l'assessore alla Mobilità
Mario Di Carlo per ottenere ragguagli tecnici e informazioni a riguardo delle attività degli ausiliari. Le indagini sono state delegate alla sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani della procura.


Di Carlo ha prima risposto ironicamente sull'apertura dell'inchiesta "ci preoccupiamo tanto delle 'guardie', perchè invece non pensiamo ai 'ladri?", poi ha spiegato che i
25 euro per ogni multa andata a buon fine "che vengono pagati in questo caso alla Sita - prosegue Di Carlo - rappresentano per
l'amministrazione comunale un sistema di controllo sull'operato degli ausiliari".

L'assessore, che non sa nulla di una sua possibile
convocazione in Procura, ha poi detto di non capire "l'accanimento della stampa sulla vicenda, perché "la Sita ha lo stesso contratto di Trambus".
E a chi contesta il fatto che gli
ausiliari aumentino il numero delle multe per ricevere più soldi, risponde che "è
praticamente impossibile che di notte, sulle corsie preferenziali, si possano fare tutte queste multe".


L'opposizione, dopo l'apertura dell'inchiesta, ha chiesto al sindaco e all'assessore alla Mobilità Mario Di Carlo, di revocare immediatamente alla Sita e ai suoi agenti ausiliari, la possibilità di fare multe.
"Avere previsto che il 25% delle sanzioni elevate rimanessero a vantaggio della Sita - dichiara
Sergio Marchi, capogruppo di An in
Campidoglio - ha evidentemente distorto il modo in cui vengono utilizzati gli stessi ausiliari del traffico che dovrebbero insegnare il senso civico ai cittadini e non fungere da spara multe senza averne neppure i titoli.
Forse le cose sarebbero andate diversamente - conclude - se il Comune avesse imposto a Sita di formare adeguatamente i nuovi ausiliari e di non stravolgerne le mansioni".



Multe: Roma vuole più vigili e meno ausiliari
Monta la vicenda sulle
contravvenzioni "nascoste" della SITA. La denuncia del
sindacato della polizia municipale: "Veltroni, perché rivolgersi a vigili paralleli se mancano ancora 1800 agenti?"

E' più difficile far rispettare il codice della strada o osservarne le regole?
Il quesito ha preso forma negli ultimi giorni, da quando il quotidiano
"Il Messaggero" ha pubblicato un'accurata inchiesta sulle
"squadre notturne" della
Sita, azienda specializzata nell'organizzazione dell'attività del
trasporto pubblico locale in diverse regioni d'Italia.
L'accusa riguarda il lavoro "nascosto" dei
38 ausiliari che l'azienda ha collocato negli angoli delle corsie preferenziali cittadine per "sorprendere" gli automobilisti indisciplinati.
Tutto nella norma, o quasi, se non fosse che
per ciascuna multa comminata nelle casse della Sita entrano ben 25 euro.

Un particolare che ha mandato su tutte le furie partiti e sindacati. Al punto che il vicepresidente del Consiglio comunale
Fabio Sabbatani Schiuma ha chiesto al sindaco un'interrogazione urgente sulle multe notturne e all'assessore alla mobilità
Mario Di Carlo le immediate dimissioni.


Gabriele Di Bella, responsabile del SULPM di Roma (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale),
denuncia invece una situazione che rende ancora più precario il conflitto tra Campidoglio e vigili urbani.


Come ha reagito il sindacato a questa vicenda?
"Davanti a una situazione scandalosa come questa non ci limitiamo solo ad una denuncia ma vogliamo spiegazioni".


Cosa chiedete?
"Il codice 208 del codice della strada sui proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie parla chiaro".


Cosa dice la norma?
Il codice della strada stabilisce che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal codice sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. I proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.


Nello specifico i proventi a cosa servirebbero?
"In parte al miglioramento della segnaletica stradale, all'addestramento dei poliziotti, alla risoluzione dei problemi nel trasporto pubblico".


Cosa pensate dunque di una quota delle sanzioni che invece finisce nelle casse di un'azienda privata?
"Che si tratta di una cosa immorale. Su un milione e mezzo di multe comminate dalla polizia municipale gli agenti non hanno mai ricevuto una percentuale. Siamo contrari ad una simile pratica".


Per quale motivo?
"In questo settore servono tre cose fondamentali: la prevenzione, l'accertamento e infine la contestazione. Dov'è la prevenzione? Veltroni dovrà darci alcune spiegazioni".


Per esempio?
"Il sindaco dovrà dirci perché di fronte ad una carenza di 1800 vigili urbani consente ai suoi assessori di costituire corpi paralleli ai vigili urbani. Ma c'è un'altra cosa che vorremmo capire: come si diventa ausiliari? C'è un bando pubblico?".


Non era stato promesso anche un concorso per la selezioni di nuovi vigili urbani?
"Nell'accordo con il Comune del 28/7/2003 era previsto un bando a fronte dei 1850 vigili urbani mancanti sugli attuali 6500. Il concorso doveva essere bandito a dicembre dello stesso anno. Ma non l'abbiamo visto né a Natale, né alla Befana né a Pasqua".


Ma come nasce allora la collaborazione tra Sita e Comune?
"La Sita ha preso in gestione alcune linee di trasporto della periferia. E' un'alchimia politica capire come gli ausiliari abbiano potuto assumere anche questa funzione di controllo".


Come si comportano i vigili di fronte agli ausiliari della Sita?
"L'invito ai colleghi è per ora quello a fare annotazioni di servizio. Una cosa è certa. La città vuole più vigili e meno ausiliari".
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